Legno e sostenibilità: dai boschi al costruito

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La filiera del legno

Il termine sostenibilità quando si parla di strutture in legno emerge sempre. Come abbiamo già dichiarato nel nostro precedente articolo sulla decarbonizzazione, il legno per sua natura è un materiale 100% naturale e sostenibile.

Ma la sostenibilità associata a questo materiale dalle mille qualità, non si riferisce solamente alla sua origine e composizione, bensì anche alla sua filiera produttiva.

Cosa si intende per filiera produttiva?

Secondo una definizione del vocabolario italiano è la “catena di passaggi produttivi che precedono l’arrivo della merce sullo scaffale del negozio”; nel nostro caso specifico si tratta di tutti quei passaggi produttivi che partono dall’estrazione dell’albero dal bosco, alla realizzazione della struttura in legno.

 

I passaggi per arrivare in cantiere sono molteplici, li vediamo di seguito nel dettaglio:

  1. Il bosco
    Tutto parte dal bosco, dove i boscaioli selezionano e tagliano i tronchi
  2. Dal bosco alla segheria
    I tronchi, una volta tagliati, vengono trasportati direttamente in segheria
  3. La segheria
    Il legno viene trasformato in materiale da costruzione (travi di vario genere, tavole, pannelli, ecc.)
  4. Dalla segheria alla carpenteria
    Il materiale prodotto viene trasportato in carpenteria
  5. La carpenteria
    Qui il materiale viene pretagliato e preassemblato
  6. Dalla carpenteria al cantiere
    Tutto il materiale necessario alla costruzione della struttura, viene trasportato in cantiere
  7. Il cantiere
    Siamo giunti alla fine della filiera dove il materiale trasformato, lavorato e preassemblato diventa la nostra struttura in legno.

Ecco definiti i processi di questa filiera, ma cosa intendiamo per sostenibilità?

La sostenibilità della filiera

Quando si parla di sostenibilità della filiera, si parla di molteplici aspetti ed è proprio per questi che questa filiera è così virtuosa.

Partiamo dal bosco dove sostenibilità significa rispetto per gli ecosistemi e tramite severissime norme forestali ogni taglio deve essere autorizzato e seguito dall’impianto di nuova vegetazione; passiamo poi per i trasporti che vengono sempre ottimizzati al massimo, ossia volendo ridurne il numero, vengono riempiti completamente anche abbinando più commesse assieme;
proseguiamo per le segherie che vengono alimentate a biomasse (che non sono altro che scarti di lavorazione riconvertiti) e dove tutti gli scarti (corteccia, trucioli e rifili) prendono nuova vita diventando pannelli di vario genere, isolanti, biomasse per la produzione di energia o altro. Nulla viene sprecato, tutto quello che entra in segheria, esce sotto forma di prodotto diverso o energia. La prossima in lista è la carpenteria dove anche qui vige il principio di recupero dello scarto al 100% e l’alimentazione è ad energia green. Infine arriviamo al cantiere dove grazie al pretaglio e preassemblaggio non si ha alcuno spreco con una struttura dalle massime prestazioni.

È ben chiaro quindi che in questa filiera il concetto di “scarto” non esiste perché tutto viene riutilizzato, anche più volte e tutta la CO2 immagazzinata sotto forma di albero rimane al suo interno finchè il legno non viene carbonizzato. Inoltre, essendo una filiera molto ben organizzata, tutto viene ottimizzato al massimo per evitare qualsiasi forma di spreco.

Adesso avete capito perché questa filiera è così virtuosa?

Non aspettate oltre, la vostra prossima struttura costruitela in legno perché oltre a tendere una mano all’ambiente, avrete anche una struttura a massime prestazioni!

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